Domenica 2 aprile 2017: una bella giornata di sole, la brezza primaverile invita alle passeggiate fuori porta, le vetrine colorate di nastri e uova di cioccolato ricordano l’imminenza della Pasqua….

Nonostante queste tentazioni, alle 10 del mattino un esercito di una cinquantina di ragazzi, jeans e camicetta bianca, è in attesa di entrare al Museo…. Al Museo?

Proprio così, e precisamente a Casa Cavazzini, sede della Galleria d’Arte Moderna di Udine (GAMUD).

Sono gli alunni della Scuola Secondaria di I grado “A.Manzoni” di Udine, protagonisti di un evento non solo eccezionale dal punto di vista didattico ma soprattutto di grande spessore, artistico e sociale, per l’intera città.

Coordinati dai propri insegnanti (Prof.ri Cechet, Freschi, Macorigh, Maltese, Pittino, Tavano e Tilli) e muniti dei propri “attrezzi di lavoro”, si distribuiscono nelle varie sale del primo e secondo piano e, accordati gli strumenti e ripassate le presentazioni, deliziano i visitatori con brevi melodie eseguite da ensamble di 5/6 strumenti composti da: chitarre, violini, clarinetti, sassofoni, fino ad arrivare al gruppo piu’ numeroso dei 12 violoncelli. Tra un intervento musicale e l’altro, altri ragazzi spiegano ai presenti le opere d’arte di ciascuna Sala, la collezione Astaldi, i lavori esposti di Mattotti e la biografia di grandi artisti come i fratelli Afro e Mirko Basaldella.

Attraversando le sale e passando da un piano all’altro, fino ad affacciarsi all’appartamento riccamente affrescato del signor Dante Cavazzini, ogni visitatore è dolcemente trasportato da un’armonia di suoni e di voci – adeguatamente misurate nei toni e nelle espressioni – che rende bello anche l’angolo più insignificante.

Al di là dell’aspetto organizzativo che richiede una stretta osservanza dei tempi ed una scansione oraria curata nei minimi particolari, l’atmosfera che immediatamente si crea regala forti emozioni ai giovanissimi protagonisti di questo evento e a tutti gli adulti che li ascoltano, li osservano e li ammirano: performance musicali di buon livello, concentrazione, inchino finale ingentilito da un bel sorriso, e poi ancora….riferimenti storici ed informazioni artistiche descritte con termini specifici e dovizia di particolari.

Sicuramente l’iniziativa, alla sua prima edizione, è stata gratificante per i protagonisti, incoraggiante per gli insegnanti, coinvolgente per i visitatori ed il suo valore aggiunto è da ricercare nella forte valenza educativa.

Gli insegnanti promotori non solo hanno accettato la sfida di portare le famiglie al Museo, ma hanno voluto offrire l’opportunità di vivere questi luoghi in prima persona, dando vita e vitalità a Sale che, per convenzione, si attraversano nel silenzio.

Ognuno ha potuto, così, apprezzare la bellezza dell’arte a tutto tondo…dove le opere più ammirate sono stati proprio i ragazzi.

 Ecco la testimonianza della collega di educazione artistica Anna, che ha anche preparato i ragazzi nelle spiegazioni.

Scrivo per raccontare l’emozione delle cose belle.

Sentire brevi brani musicali eseguiti nelle sale che ospitano opere d’arte e che si integrano perfettamente nell’ambiente è bellezza.

Vedere ragazzi che raccontano la storia delle collezioni raccolte nella Galleria e delle opere d’arte più significative è bellezza.

Oggi i docenti hanno fatto bene il loro lavoro, hanno mostrato quello che i loro alunni hanno appreso e come lo hanno fatto diventare esperienza, capacità e competenza. Anche questo è bellezza. Non ci sono state smagliature, tutto è stato eseguito con i giusti tempi e le giuste alternanze. Il comportamento dei ragazzi serio e professionale, il pubblico molto coinvolto, silenzioso ed attento.

Filomena c’era perché matematica e musica sono la stessa cosa, Laura era presente per condividere con gli alunni anche il suo lavoro di artista, Barbara c’era perché non sapeva quanto fosse bella Casa Cavazzini ed ha potuto scoprirlo.

Il personale della Galleria si è complimentato per il comportamento corretto ed educato.

Ringrazio i colleghi musicisti Alan, Federica, Grazia, Guido, Maria Angela, Sebastiano (rigorosamente in ordine alfabetico) per la bella esperienza in cui mi hanno coinvolta e per quello che fanno per tutta la nostra scuola.

 

Musica e arte casa Cavazzini