A scuola alcune classi hanno avuto la possibilità e la fortuna di incontrare Carlo Parri: un giallista italiano autore di vari libri. Gli incontri si sono svolti nelle date del 26 gennaio per le

image007 classi 2B/2E/2H e del 18 febbraio per le classi 2D/2G.  L’autore, (nonché un nonno) di origine toscana, ci ha spiegato i trucchi di scrittura e le tipologie dei vari testi gialli.


Ci ha illustrato anche alcuni dati interessanti: sull’ origine di alcune collane italiane di questo genere, di come venissero pubblicati i capitoli delle varie storie e di quante persone prediligessero la lettura gialla rispetto ad altre tipologie di letture. Molto interessante è stata la risposta alla domanda che incuriosiva di più noi ragazzi: “Ma perché il genere contraddistinto proprio dal colore giallo?”.

Il sig. Parri ha raccontato quindi che un tempo gli appassionati del genere erano abituati a trovare le loro letture a puntate sulle riviste e non frequentavano le librerie. Il colore delle copertine li avrebbe quindi guidati tra gli scaffali di questi negozi che poco frequentavano. Ci ha anche avvertito che queste tipologie di libri si chiamano testi ”Gialli” solo in Italia! Per fare un esempio in Francia vengono usate le copertine nere (libri “NOIR”). La prima collana venne chiamata “I libri gialli”. In epoca fascista, soprattutto, durante la Seconda guerra mondiale, la maggior parte dei libri in Italia venne sequestrata e portata in magazzini segreti, in modo che nessuno potesse più leggerli. Dopo la guerra, vennero ritrovati e ripubblicati  image002  nella collana “Il giallo Mondadori”, esistente ancora tutt’oggi.

Il sig. Parri ci ha parlato anche dei sottogeneri del giallo:

Whodunit: colui che risolve il caso non lavora per conto della polizia, ma lo fa solo per puro interesse, come Miss Marple e Hercules Poirot (Agatha Christie), o Sherlock Holmes (Arthur Conan Doyle), o Auguste Dupin (Edgar Allan Poe).

Police Procedural: colui che risolve il caso fa parte della polizia come il commissario Montalbano (Andrea Camilleri).

Hard Bolied: letteralmente “Uovo sodo”, colui che risolve il caso non lavora per conto della polizia, è un tipo rude, spiccio e image004con modi sgarbati, come Sam Spade, Philip Marlow e Mike Hammer

Noir: è impostato sulla risoluzione di enigmi tenebrosi e fuorvianti.

Infine ci ha raccontato delle 22 regole che lo scrittore deve seguire per scrivere un buon racconto giallo (qui sotto ne riportiamo alcune):

– La lunghezza non deve mai essere eccessiva;

– Nulla può accadere per caso;

– Il letimage006tore deve avere le stesse informazione del detective;

– Il plot non deve essere di registro narrativo troppo elaborato;

– nessuna storia contenuta nel testo deve prendere il sopravvento sull’indagine.

Questa lezione speciale ha fatto capire a molti di noi l’importanza e l’affascinante mondo del libro giallo.

Autrici: Margherita  Scordi, Alice Giorgi della classe II G