Riportiamo qui alcune domande frequenti che ci vengono poste in questo periodo. Aggiorneremo la pagina periodicamente.

Hai una domanda? Inviala a udic85700x@istruzione.it 

Perché non usate un solo canale per inserire i materiali?
Perché alcuni/e ragazzi/e non possono accedere alla piattaforma Teams e
sarebbero quindi tagliati fuori dalla possibilità di scaricare i materiali. D’altra
parte, la piattaforma Teams è molto comoda per chi può utilizzarla. I docenti
inoltre forniscono informazioni su inserimento dei materiali e tempi di
consegna degli elaborati nel corso delle video lezioni.

Perché non si fanno video lezioni di tutte le discipline?
La scelta di svolgere o meno video lezioni è del singolo docente. Alcuni hanno
scelto di non optare per questa modalità per ragioni tecniche (mancanza o
difficoltà di connessione alla rete internet), altri perché ritengono non via
siano sufficienti garanzie di tutela della propria privacy. Chi ha deciso in
questo senso tuttavia offre delle valide alternative quali ad esempio delle
audio lezioni che vengono caricate su One Drive e su Teams.

Perché non collocate le lezioni nel solo orario antimeridiano?
L’orario delle lezioni viene stabilito sulla base delle esigenze delle famiglie
(molti ci hanno segnalato la difficoltà legata alla presenza di più figli
impegnati nella didattica a distanza e/o di genitori in SmartWorking) ma
anche degli/delle stessi/e docenti. Anche il personale della scuola infatti è
impegnato nel lavoro da casa con le conseguenti difficoltà organizzative.

Perché non si fanno più video lezioni?
Perché la didattica a distanza non è la trasposizione in digitale della
didattica d’aula. Lo scopo non è fare a distanza quello che si sarebbe fatto in
classe ma continuare i percorsi di apprendimento nel contesto attuale
privilegiando la relazione.

I/le ragazzi/e rimarranno indietro con il programma?
Da molti anni ormai il programma non esiste! Il Ministero ha pubblicato con
Dm 254/2012 le Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia
e per il primo ciclo di istruzione. Sulla base delle indicazioni e tenendo
presente il contesto nel quale concretamente si opera, ogni scuola elabora il
proprio curricolo. Non ci sono quindi contenuti obbligati perché l’obiettivo è
sviluppare, attraverso contenuti e abilità, delle competenze che consentano
agli/alle studenti/esse di proseguire con successo il loro percorso scolastico.
Nessuna preoccupazione quindi per i contenuti non affrontati. Saranno
recuperati al rientro.

I/le nostri /e ragazzi/e saranno sufficientemente preparati per affrontare le
scuole superiori?
L’emergenza che stiamo affrontando è globale: i ragazzi e le ragazze di tutta
Italia, e non solo, vivono le stesse difficoltà. Alcuni sono anche più in
difficoltà perché, vivendo in zone non raggiunte o raggiunte con fatica dalla
rete internet, faticano a tenere il passo. Di questa situazione sono ben
coscienti i/le colleghi/e delle scuole superiori. Il prossimo anno lavoreranno a
partire dalla condizione concreta che si troveranno di fronte … come del
resto capita ad ogni inizio scuola.

Come darete i voti a fine anno?
In questo momento non lo sappiamo. Attendiamo indicazioni da parte del
Ministero. Questa è però una buona occasione per comprendere che il voto
non è la media delle prove di verifica svolte in corso d’anno. La valutazione
ha infatti per oggetto il processo formativo e i risultati dell’apprendimento,
ha finalità educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al
successo formativo, documenta lo sviluppo dell’identità personale e
promuove l’autovalutazione (D.lgs. 62/2017).