Quest’anno noi della 3D, nel secondo quadrimestre, abbiamo svolto un percorso di cittadinanza incentrato sul tema del rispetto dei diritti civili, purtroppo spesso negati in alcuni Paesi del mondo. In particolare abbiamo approfondito la conoscenza della storia di un Paese, il Pakistan, martoriato dalle guerre civili e sottoposto ai soprusi dei talebani. Un nostro compagno di classe, che proviene da quel Paese, ha voluto condividere con noi la sua storia, le sofferenze patite e i pericoli a cui è stato sottoposto, che lo hanno spinto a compiere un viaggio dall’ altra parte del mondo, conducendolo fin qui, lontano migliaia di chilometri dalla sua famiglia di origine.

Quest’anno la nostra classe è diventata un po’ la sua “famiglia”; la scuola gli ha permesso di migliorare la conoscenza dell’italiano, di aprirsi e di progettare il suo futuro, restituendogli la speranza di riuscire a tornare un domani a casa e di trovare un Paese in cui finalmente i diritti civili siano garantiti, soprattutto quelli di genere, ossia che l’istruzione di base sia garantita anche alle ragazze. Nell’ambito di questo percorso, abbiamo letto il bellissimo racconto di vita di Malala Yousafzai, l’attivista eblogger pakistana, nota per il suo impegno per l’affermazione de idiritti civili e per il diritto all’;istruzione – bandito da un editto dei talebani – delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat. La sua storia ci ha talmente coinvolti ed emozionati che, insieme alle docenti di lettere ed inglese, abbiamo deciso di scriverle e inviarle una lettera, tramite il suo blog, per manifestarle la nostra vicinanza e il nostro sostegno morale alla sua straordinaria lotta per l’affermazione di un diritto che a noi pareva scontato…
Ecco la nostra lettera…

Lettera a Malala